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L’eccellenza della cucina Toscana

Crostini con milza e fegatelli

Fra gli antipasti toscani i più tipici rappresentanti sono proprio i crostini con milza e fegatelli. Nei ristoranti, nelle tavole delle case, ovunque, questo antico piatto trova sempre una degna rappresentazione. Una preparazione che può avere delle sfumature leggermente diverse, ma che produce i medesimi risultati.

I crostini con milza e fegatelli, indiscutibilmente sono ricchi di storia e gusto, rustici, poveri e semplicemente deliziosi. Le loro radici affondano nella più pura tradizione contadina toscana, al tempo nel quale durante la stagione della battitura del grano le massaie cucinavano per tutti gli uomini che erano intenti a lavorare nei campi. Rappresentavano un momento di festa, potendo mangiare un gustoso piatto accompagnato da un buon bicchiere di vino.

Pansanto

In occasione della festa tradizionale di Ognissanti, si potrà avere il piacere di poter assaggiare il Pan coi santi, che è appunto appositamente preparato una volta all’anno in occasione di questa festa religiosa.

Lo si potrà trovare in special modo dai fornai come pure presso le pasticcerie. La tipologia può variare. Ad esempio, nei paesi senesi si può degustare la versione casalinga, che si differenzia da quella cittadina che invece risulta essere maggiormente ricca e più soffice. Il Pan coi santi, dal sapore intrigante, è un dolce antichissimo, nel quale vengono ad essere magistralmente combinati il piccante del pepe nero, con il gusto dolce che è esaltato dalla presenza dell’uva passa.

È un dolce che raffigura la nobiltà di Siena, e racconta del tempo nel quale questo glorioso comune era frequentato da ricchi mercati medievali, i quali portavano, oltre che il denaro, anche storie di culture lontane e di gastronomie esotiche.

Panzanella

Panzanella

Fagioli al fiasco

I fagioli al fiasco personificano le antiche e nobili tradizioni toscane, quando per cucinare i fagioli erano utilizzati i fiaschi. Della stoppa, posizionata a mo’ di chiusura, consentiva il passaggio del vapore che si formava dal vapore dell’acqua di cottura. Un tempo, quindi, veniva posto accanto al camino fra le ceneri, il fiasco, e si attendeva pazientemente che i fagioli andassero ad assorbire l’acqua. Di certo un tipo di cottura lenta, ma che consentiva di poter gustare un delizioso piatto.

Anche oggi i fagioli al fiasco, seppure non più preparati con gli antichi fiaschi, seguono comunque questa tradizionale e tipica cottura. Non per nulla nelle botteghe, nelle fiere e nei mercati della Toscana, si possono trovare fiaschi di vetro, dalle più aggraziate fogge, e il relativo tappo forato per permettere il passaggio del vapore.

Panzanella

La panzanella è un tipico piatto freddo toscano a base di pane raffermo e inumidito.

È un piatto contadino povero e molto semplice da preparare in quanto non necessita di cottura. L’origine del termine panzanella potrebbe derivare dall’unione della parola pane e zanella, come è chiamata la zuppiera, oppure, molto più semplicemente dalla parola Panzana, che era il termine con il quale la pappa era venuta chiamata in principio.

Oltre che essere un gustoso modo di andare ad utilizzare il pane avanzato, la panzanella è anche un delizioso unico piatto da poter consumare durante le calde giornate estive. Ha un sapore deciso, pur essendo una semplice ed umile zuppa di origine contadina.

Per la sua preparazione, la ricetta originale prevede ovviamente l’utilizzo del tipico pane raffermo toscano, si utilizzano anche ingredienti aromatici come il basilico e la cipolla rossa, e il tutto viene condito con sale, aceto e l’eccezionale olio toscano.


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