Picinisco
Picinisco, che si trova in provincia di Frosinone, si erge su una altura di oltre settecento metri di altezza.
Seppure l’origine del suo toponimo non risulti essere ben chiara, sicuramente l’insediamento umano ebbe origine in tempi remoti, come è testimoniato dalle iscrizioni. Le sue mura poligonali invece certificano la presenza dei Sanniti. Successivamente conquistata dai Romani, a far data dal Medioevo, le sorti di Picinisco camminarono parallelamente con quelle dei vicini insediamenti.
Di particolare valore è l’impianto medievale fortificato che caratterizza il suo centro storico, ove si possono ammirare la cinta muraria eretta a protezione del suo Castello. Gli storici ingressi sono, invece, testimoniati dalle sue antiche porte.
Piazza Capocci e Piazza Fucina raffigurano i due ideali punti lungo i quali si diramano e si estendono caratteristiche viuzze laterali, piazzette e vicoli e dove sorgono numerosi palazzi signorili. Il palazzo degli orologi, il maestoso platano, che si trovano in Piazza Capocci sono gli emblemi del cuore dell’antico borgo.
Nella parte alta del centro storico si erge il Castello ove la suggestiva Piazza Rione è protetta al suo interno, mentre in Piazza Fucina è anche possibile ammirare una meravigliosa meridiana.
Altro gioiello di Picinisco è l’antica Chiesa di San Lorenzo, eretta in stile romanico, e che raffigura un vero e proprio sacrario al cui interno sono conservate gelosamente le memorie più care. Di valore anche la Chiesa di Santa Maria Assunta, la Collegiata di San Lorenzo Levita e Martire, il Santuario della Madonna di Canneto, la Chiesa di Santa Giusta, la Chiesa di S. Maria di Costantinopoli, come pure la Chiesa di San Gennaro e la Chiesa di San Pietro.
Picinisco Sotto le Stelle
Atina
Il borgo vanta delle origini che sono antichissime e, secondo la leggenda, addirittura risalenti ad una fondazione da parte di Saturno. Città volsca, nel IV secolo a.C., fu tra le città costituenti la Lega Sannitica contro Roma. Da sempre ha rivestito anche un importante ruolo di contatto fra la Campania, il Sannio e il Basso Lazio, oltre che rivestire un ruolo economico di importanza vista la presenza di miniere di ferro.
Conquistata dai Romani, fu successivamente distrutta dai Longobardi. Ricostruita, fece parte del Ducato di Benevento, quindi della Contea di Capua. Poi Atina fu città Normanna e, in ultimo del Regno di Sicilia e quindi del Regno di Napoli e delle Due Sicilie.
Fra le meraviglie che contraddistinguono questo antico borgo vi è anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta, eretta nel luogo ove sorgeva una cattedrale paleocristiana, secondo la tradizione edificata su quelli che erano i resti del Tempio dedicato a Saturno. Su Piazza Marconi, che sorge di fronte, si trova il Palazzo del vescovato.
Invece Palazzo Cantelmo, conosciuto anche come Palazzo Ducale, venne costruito dopo il terremoto avvenuto nel 1349, nel medesimo luogo ove si trovava la rocca dei d’Aquino. Al suo interno si trova la cappella di Sant’Onofrio. Sono poi di particolare interesse i resti di epoca romana e mura poligonali.
Il Museo Archeologico, che si trova in corso Vittorio Emanuele, si presenta con cinque interessantissime sale di esposizione, tre notevoli affreschi risalenti al XIV secolo, oltre ad una biblioteca che conserva volumi di particolare interesse. Invece è dall’agosto del 2013 che si può visitare la casa museo intitolata “Académie Vitti” che è stata dedicata agli artisti e ai modelli di Cesare Vitti e delle sorelle Anna Caira, Giacinta e Maria, le fondatrici a Parigi di uno dei più importanti atelier d’arte risalente alla fine del XIX secolo.
Il materiale in esposizione era quello che apparteneva ed era custodito nella dimora ove avevano abitato fino alla loro morte gli eredi di Giacinta Caira, Maria e Cesare Vitti.