Le pettole di Santa Cecilia
Le pettole tarantine vengono preparate, secondo consuetudine, durante il periodo delle festività natalizie nel giorno dedicato a Santa Cecilia. Le pettole tarantine sono delle nuvole di pasta fritta soffici e gustose, che vengono proposte calde e cosparse di zucchero.
Nella versione salata, invece, le pettole tarantine sono riempite con baccalà, con cozze crude, con capperi e pomodori, con acciughe, oppure con pezzi di parmigiano o con wurstel. La leggenda narrante l’origine di questa gustosa specialità pugliese, tramanda che una donna, durante il giorno Santa Cecilia, era intenta alla preparazione dell’impasto del pane, ma, udendo musica degli zampognari, venne rapita dalla musica e, dimenticando cosa stesse facendo, si mise a seguirli.
Una volta tornata a casa si accorse che l’impasto non era più utilizzabile per fare il pane. Allora ne fece delle palline e le tuffò dentro dell’olio bollente. I suoi bambini rimasero affascinati da questo nuovo piatto e domandarono come la madre lo avesse chiamato. La donna rispose “Pettel”, rifacendosi ad un versione ridotta della focaccia, che, appunto, in dialetto tarantino è chiamata pitta.
Le bombette tarantine
Dimorando nella confortevole Masseria Quis Ut Deus, che si trova in Puglia a Crispiano in provincia di Taranto, sarà fattibile degustare le tradizionali bombette tarantine che sono degli involtini di carne ripieni che hanno la caratteristica di “esplodere” in bocca, una volta addentati, come se fossero dei fuochi d’artificio.
La versione più semplice delle bombette tarantine è fatta con formaggio e del prosciutto, ma per la loro preparazione l’unico limite è dato dalla fantasia.
Non per nulla vi sono molteplici preparazioni e solo per fare un esempio vi sono bombette con fontina e melanzane grigliate, bombette con emmenthal e mortadella, bombette ai quattro formaggi, bombette con prosciutto crudo e robiola, bombette con noci e gorgonzola, bombette al pesto genovese, bombette con grana e porcini, bombette con stracchino e speck, bombette avvolte da pancetta e bombette impanate. Questi involtini di carne ripieni, sono quindi cotti sulla brace e vengono serviti accompagnati da patate alla cenere o da un contorno di insalata.
Le cozze tarantine
Le Cozze alla tarantina rappresentano uno dei migliori piatti tipici e tradizionali della storica cucina regionale pugliese. La ricetta per la preparazione delle gloriose cozze alla tarantina è semplice e gustosa. Questo tipico piatto può essere servito anche come invitante antipasto per aprire i banchetti estivi.
Le cozze alla tarantina sono insaporite con salsa di pomodoro e vengono ottimamente accompagnate da del semplice pane casereccio tostato oppure da deliziosi crostini, che potranno, quindi, trasformare questa deliziosa ricetta in un leggero e squisito secondo piatto da poter gustare durante l’estate. L’attività di mitilicoltura di Taranto risale all’anno mille, e questa semplice e prelibata ricetta deriva da tale millenaria tradizione.
Le Chiancaredde
Il profumo di questo piatto esalta le bellezze e le tradizioni che rendono unica l’affascinantissima terra pugliese. Fra le donne tarantine questa ricetta è tramandata da generazioni da madre a figlia.
Città di mare, ricca di tradizioni e di storia, Taranto accoglie i visitatori con una moltitudine di sapori e di gustosità, come appunto le Chiancaredde, conosciute anche come orecchiette tarantine. Sono una pasta, rigorosamente fatta in casa, tipica espressione della celeberrima città dei due mari. Questa pasta realizzata con acqua e farina viene tradizionalmente accompagnata da un altro simbolo della Puglia, le cime di rapa.