Un rilassante soggiorno in Val d’Aosta presso La Stazione dell’Acqua, a Introd nella Valsavarenche o alla La Jolie Bergère, Frazione Planaval a La Salle o anche alla Maison Perriere ,a pochi chilometri da Saint-Vincent, vi consentiranno di scoprire i piaceri della tavola in Val d’Aosta.
Sorça
La Sorça d’étsatèn, ovvero uno stufato di fagiolini, pancetta e patate, quel che è uno dei piatti più tipici della zona di campagna della Val d’Aosta. Vi sono una infinità di varianti di questo piatto quasi, in pratica, una variabile per ogni villaggio.
Pur tuttavia esiste un delizioso elemento in comune, e cioè lo fèisou dë bocon, quello che è considerato come il più carnoso fra i fagiolini, apprezzato anche fra l’altro perché non presenta il tradizionale filo. Ogni villaggio valdostano, un tempo, coltivava questo tipo di fagiolino per la realizzazione del piatto.
Zuppa alla Valpellinese
In occasione del Natale la tradizione gastronomica valdostana prevedeva la preparazione della tipica zuppa alla Valpellinese, un piatto povero che deve, molto probabilmente, il suo nome al luogo nel quale ove quasi certamente fu elaborata la ricetta, la Valpelline.
Gli ingredienti alla base della zuppa Valpellinese sono davvero poverissimi, brodo di carne, cavolo verza, pane raffermo, burro e fontina. La preparazione è alquanto veloce e il risultato che si ottiene è davvero gustoso. È un piatto perfetto per il Natale, quando si fa sentire il freddo e la neve imbianca i tetti delle case.
Zuppetta di Cogne
Tipica di Cogne, questa ricetta nasce al tempo nel quale non erano ammessi gli sprechi. La zuppetta di Cogne si distingue per l’uso del riso.
Polenta concia
Considerata come primo piatto, la polenta concia la si prepara unitamente al formaggio per poi cucinarla al forno. Si caratterizza per via delle diversità di formaggio utilizzato sulla base della zona nella quale è preparata e consumata.
Carbonada
Un piatto della tradizione della Valle d’Aosta è la Carbonada cotta nel vino e che è base di brodo, farina, cannella, chiodi di garofano, alloro, cipolle e carne di manzo. Per il clima invernale è perfetta.
Civet di camoscio
Il civet è una forma tipica di marinatura della selvaggina nel vino, diffusa largamente nella Valle Orco e nel Canavese. Apprezzata lungamente anche dalla borghesia con l’utilizzo di pregiati vini come il Barbera e il Dolcetto come pure, nel Novecento, nei ristoranti cittadini.
Crema di Cogne
Cacao in polvere, uova, panna e latte, sono gli ingredienti per la nota crema di Cogne, da poter degustare anche con le celebri tegole valdostane, biscotti sottili alle nocciole.
Tegole valdostane
I classici biscotti valdostani sono indiscutibilmente le tegole, con la loro classica forma tondeggiante e sottile e con la tradizionale cialda croccante. Ricordano molto le tegole utilizzate per i tetti e come ingredienti principi troviamo mandorle e noci. Nato verso il 1930 con chiare influenze francesi, questo tipico dolce è perfetto per ogni occasione, ottimo con il tè come pure come pasticcino o con morbide creme.
Fonduta
Una esclusiva vacanza in Val d’Aosta presso La Stazione dell’Acqua, in località Sorressamont a Introd o alla La Jolie Bergère, Frazione Planaval a La Salle o anche alla Maison Perriere ,a pochi chilometri da Saint-Vincent, consentirà di poter degustare la fonduta.
L’origine di questo delizioso piatto non è ben nota. Vi è chi sostiene che sia Ginevra la patria, altre fonti sostengono che fu lo stesso Cavour a Torino ha inventarla. Fatto sta che oggi è caratteristica dell’area alpina che va dalla Svizzera, nella sua parte sua occidentale, per attraversare poi la Savoia francese, il Piemonte e la Val d’Aosta. Per quello che verte queste ultime due regione la regina della fonduta è la Fontina DOP.