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Gusti e sapori dei prodotti agroalimentari delle Valli bergamasche

Scarola di Bergamo

Quando si parla di prodotti “dei colli” si intendono derrate alimentali che vengono esclusivamente coltivate all’aperto sui colli della città.

La scarola di Bergamo non a caso rientra in questa denominazione dal momento che viene coltivata sulle colline e nei campi intorno alle mura della Città Alta, soprattutto a Borgo Canale.

Tuttavia, riuscire a gustarla è davvero un privilegio dal momento che si tratta di un alimento in via di estinzione, dato che la sua coltivazione prevede dei tempi molto lunghi, che si basano ancora su tecniche antiche: in pratica si tratta dell’imbianchimento delle foglie interne che consiste nel lasciare queste verdure al buio fino a 12 giorni quando cioè le foglie iniziano a diventare bianche.

Il sapore che ne deriva è davvero unico: non solo hanno un profumo davvero intenso ma risultano anche molto meno amare.

Scarola di Bergamo, foto by bergamo-mercati

Moscato di Scanzo

Il vino principe della provincia di Bergamo è senza dubbio il Moscato di Scanzo, vitigno autoctono antico che stupisce per i suoi aromi e sentori fruttatati in grado di esaltare il gusto di varie pietanze: dagli antipasti ai primi, ai piatti di carne, fino ad arrivare al dolce.

Patata di Rovetta

Un prodotto davvero pregiato originario delle zone intorno a Rovetta, oltre al Mais Rostrato Rosso è la famosa patata a pasta bianca di Rovetta, che in passato era uno dei prodotti base dell’alimentazione della popolazione del luogo. Anche se oggi la sua produzione è limitata, se ne può gustare tutto il suo sapore dato dalla sua particolare consistenza, croccante e morbida per un’esplosione di sapori.

Pecora gigante bergamasca

Proseguendo nella vostra visita a Bergamo una delle pietanze da provare è a base di pecora gigante bergamasca.

Anche se erroneamente in molti ritengono che la carne di pecora sia difficile da digerire, in realtà è un prodotto molto delicato, leggero e sostenibile dal momento che le pecore si nutrono solo di erbe che crescono spontanee nelle valli. Inoltre, la loro carne è estremamente magra: il termine “gigante” fa riferimento infatti alla loro ossatura e non alla grassezza.

Branzi FTB, foto by formaggiobitto

Formaggi FPO

Quando ci si ferma in uno dei ristoranti tipici bergamaschi, non si può non assaggiare un piatto contenente i Formaggi Principi delle Orobie (FPO).

Questo marchio vuole indicare 7 formaggi che rappresentano un caposaldo nella produzione casearia di Bergamo.

Appartengono a questa denominazione: il Branzi FTB; lo Strachitunt DOP; i formaggi di Capra orobica, come il Formagìn, leggermente acidulo, la Roviola, di latte intero crudo, o le formaggelle Matuscin; il Formai de MutDop, che significa formaggio di monte, lo Storico Ribelle; lo Stracchino all’antica delle Valli Orobiche e l’Agrì di Valtorta, un formaggio di forma rotonda a pasta cruda.

Salame morbido di Bergamo

A Bergamo si ha un’alta considerazione del salame di maiale tant’è che è stato istituito un concorso per proclamare il miglior salame bergamasco.

Del resto, il suo sapore è davvero unico: molto gustoso e sapido ma non pesante, bisogna solo far attenzione in quanto è talmente buono che una fetta tira l’altra.


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