Bisi in tecia
Per chi non fosse informato con i bisi si intendono i piselli mentre con la tecia si intende la pentola. Bisi in tecia è piatto appartenente alla tradizione ed è abitualmente utilizzato durante le conviviali cene e pranzi nelle famiglie friulane come accompagno all’arrosto di carne.
I bisi in tecia sono preparati con un classico soffritto a base di aglio e cipolla, al quale è aggiunto della pancetta tagliata a cubetti. Una volta che il soffritto inizierà a dorarsi verranno versati i bisi. Quindi il tutto sarà mescolato e cotto per qualche minuto, aggiungendo qualche goccia di aceto.
Cjarsons
Originario della area carnica della Alpi, i cjarsons si sono rapidamente diffusi anche nella pianura del Friuli. In pratica sono fatti con una pasta a base di patate che viene ad essere ripiena come fosse un raviolo o un agnolotto, ed è contraddistinto da un sapore che è sia salato sia dolce.
Concretizzato in differenti varianti sulla base di ricette locali, il ripieno può essere marmellata, formato da uova, biscotti secchi, prezzemolo, grappa, rhum, ricotta, spinaci, cannella, cacao, cioccolato fondente, uva passa, erba cipollina e latte.
Cotti in acqua salata, come i ravioli, una volta scolati sono conditi con della ricotta affumicata e con del burro fuso. Al posto del burro è anche utilizzato l’ont, un tipo di burro un tempo largamente impiegato nella cucina carnica in quanto non era possibile conservare il normale burro a lungo. Una volte i cjarsons erano considerati un piatto povero, oggi sono divenuti una ricercatezza.
Gnocchi di prugne
Apprezzati tanto nel Goriziano quanto a Trieste, gli gnocchi di susine appartengono a quel corposo gruppo di gnocchi ripieni che tuttora sono ancora molto stimati. Sono in pratica dei grandi gnocchi a base di farina e patata, infarciti con una mezza prugna che è stata privata del nocciolo, al posto del quale vi è un ripieno che è a base di pangrattato e burro fuso, precedentemente insaporiti con cannella e zucchero.
Muset e braude
Il musetto, chiamato in dialetto veneto e friulano meset, è una tipologia di insaccato che si ispira al cotechino. Non per nulla, mentre nel cotechino sono utilizzate varie carni, per la preparazione di questa tipica specialità friulana, è impiegato nell’impasto esclusivamente la carne che deriva solamente dal muso del maiale.
È un piatto tipico invernale accompagnato in linea generale con la bruade. Di norma esso viene ad essere consumato dopo un breve periodo dalla insaccatura. L’impasto è realizzato macinando assieme la carne del muso, la cotenna pepe e sale. Quindi, è insaccato tramite un budello che presenta delle dimensioni che sono un po’ più piccole di quelle normalmente utilizzati per i salami, ma un po’ più grandi a confronto di quelli delle salcicce.
Cotto nell’acqua lo si mangia solitamente bollito. L’acqua di cottura è cambiata almeno due volte. Altro modo di cucinarlo è nelle ceneri oppure a bagnomaria, come avviene anche per il salame.