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Dai piatti della festa alle tradizioni contadine nella provincia di Arezzo

Durante il vostro soggiorno ad Arezzo in Toscana, potrete gustare dai piatti della festa alle tradizioni contadine nella provincia di Arezzo.

Tortelli del Casentino

I tortelli del Casentino sono un primo piatto tipico toscano. Si tratta di tortelli realizzati con pasta all’uovo. Il ripieno è una squisita crema preparata con patate bollite e schiacciate, aglio, pomodoro, pecorino e pepe. La tradizione richiede la patata di Cetica, un tipo di patata tipico della zona che si presenta con la buccia rossa e l’interno bianco, dal sapore delicato e presente in molte ricette di pasta dai tortelli agli gnocchi di ricotta del Casentino.  Il condimento ideale per questi tortelli è in bianco, con burro e salvia.

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Tortelli del Casentino foto ifood

Crostini neri

I crostini neri sono un antipasto tradizionale di Arezzo. Si tratta di crostini con una salsa scura ottenuta da fegatini di pollo.  Si tritano i fegatini e si cucinano con olio, sale e pepe, vin santo. Si ottiene così una salsa squisita dal sapore caratteristico con la quale guarnire i crostini di pane abbrustolito.

Maccheroni al sugo d’ocio

I maccheroni al sugo d’ocio sono un primo piatto di pasta tradizionalmente dedicato ai giorni di festa e alle celebrazioni.  In particolare questa pasta veniva preparata nei giorni di battitura del grano e offerta a tutti i lavoratori del terreno.  L’ocio è un tipo di oca bianca che veniva macellata per l’occasione. La carne viene utilizzata per fare il sugo e poi viene servita per secondo. Per fare il sugo d’ocio si prepara un soffritto di cipolla, carote e sedani tagliati finemente, si aggiunge la  carne a pezzi e si sfuma con il vino. Si aggiungono quindi i pomodori e il brodo. La cottura dura un paio d’ore per ottenere una carne morbida e un sugo saporito.

Anatra in porchetta

L’anatra in porchetta è un secondo di carne che richiede una lunga preparazione. Si preparano degli aromi come salvia, aglio, rosmarino, finocchietto selvatico, succo di limone e olio extravergine di oliva. L’anatra viene immersa nel composto e vengono praticate delle incisioni con il coltello per fare in modo che assorba meglio gli odori. Si lascia macerare un giorno intero e si procede alla cottura. L’anatra si mette in forno e si sfuma con vino bianco.

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Panzanella Toscana

Fegatelli all’aretina

I fegatelli all’aretina provengono da una lunga tradizione di cucina povera. Le interiora infatti erano gli scarti della macellazione che venivano recuperati dalle famiglie meno abbienti e conservati per preparare diverse ricette. Per preparare i fegatelli all’aretina occorre del fegato di maiale da tagliare a fette sottili, condirle con sale e finocchietto, in alcuni casi anche lardo. Si aggiungono foglie di alloro e si arrotolano le fettine in una rete fatta con il budello del maiale.

Panzanella toscana

La panzanella toscana è un piatto povero della tradizione toscana. Si tratta di un piatto povero e rustico, che può variare nelle dosi degli ingredienti perchè veniva realizzato con quello che si trovava in casa a partire dal pane raffermo a cui venivano aggiunte le verdure.  Al pane ammollato in acqua e strizzato si aggiungono cipollotti, cetrioli, aceto, sale e pepe. La panzanella deve riposare qualche ora ed è un piatto fresco e adatto all’estate. Ci sono diverse varianti che prevedono l’aggiunta di pomodori e olive.


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