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Cefalù, e le località siciliane che il mondo ci invidia

Soggiornando presso Villa Elaia, entrambi situati a Cefalù (Palermo), in Sicilia, potrete ammirare Cefalù, e le località siciliane che il mondo ci invidia.

Cefalù e la sua imponente cattedrale normanna

La pittoresca cittadina storica di Cefalù si erge su un promontorio roccioso ed è una mix molto attraente, avendo un rilevante patrimonio artistico, culturale e architettonico frutto delle varie dominazioni.

Cefalù, oltre alle sue note spiagge, offre un interessante centro storico, dove la cultura greca, romana, araba e normanna, si va a collocare, in una magnifica visione d’insieme con gli altri importanti suoi periodi storici.

Cattedrale_di_Cefalù

Cattedrale di Cefalù

Il Duomo dei questo borgo della Sicilia, è una bella e imponente Cattedrale Normanna a due torri, al cui interno, fra le varie meraviglie ben conservate, vi sono anche incantevoli mosaici realizzati da artisti bizantini del XII secolo.

Il Tempio di Diana è un antico megalitico risalente al V secolo a.C., in stile greco classico, mentre Osterio Magno, è la parte restante di un grande palazzo del XIII secolo. Di particolare interesse è, inoltre, il Museo storico di Cefalù. Da ammirare anche il pittoresco porto, i vicoli e i suoi vari edifici medievali.

Castelbuono dove domina il Castello dei Ventimiglia

Abitato fina dall’epoca neolitica, Castelbuono è un interessante crogiolo di arte greca, bizantina, araba e normanna. Il nome di Castelbuono apparve per la prima volta, su documenti ufficiali, nel 1329. Di grande valore è il trecentesco Castello dei Ventimiglia, edificato a pianta quadrangolare, con le sue stupende sale decorate riccamente e con bellissimi portali e finestre in stile gotico.

La Cappella Palatina Castelbuono

La Cappella Palatina Castelbuono

Attorno al XV secolo fu trasferita all’interno del castello la reliquia di Sant’Anna, che divenne, poi, la Patrona di Castelbuono.

Lungo il suo corso principale è possibile ammirare la fontana della Venere Ciprea, risalente al XV secolo. Fra i vari importanti ed interessanti esempi di architettura religiosa, vi sono la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, la Chiesa di Maria Santissima Assunta e la Chiesa di San Vincenzo.

Gratteri dal centro storico a impronta medioevale

La presenza sul territorio di Gratteri (in provincia Palermo), risale a cavallo tra l’età del bronzo e l’età del ferro, mentre il nucleo abitativo ebbe origine intorno al IX secolo, periodo nel quale fu eretto un presidio mussulmano. La sua origine araba è anche facilmente riscontrabile nei vari toponimi presenti e nei numerosi esempi architettonici.

Fra le varie amenità che Gratteri offre a tutti i suoi visitatori, vi è il caratteristico centro storico a spiccata forma medioevale, i resti del Castello, la Chiesa Madre che si trova nel centro del paese e che offre anche un magnifico pulpito ligneo, come pure la Chiesa di San Sebastiano. A pochi chilometri dall’antico borgo merita una visita l’Abbazia di San Giorgio, risalente al periodo Normanno.

Gibilmanna-Santuario

Santuario di Gibilmanna

Gibilmanna e il Santuario che fu un monastero dei Benedettini

La dominazione araba e normanna ha lasciato numerose, preziose, testimonianze nella incantevole Gibilmanna, quali il Museo Fra Giammaria da Tusa, che si snoda in dieci sale, ha una importante biblioteca ed è annesso al Santuario di Gibilmanna.

Il celebre Santuario di Gibilmanna, il quale è dedicato al culto della Santissima Vergine, era in origine un monastero di Benedettini, che fu abbandonato attorno il nono secolo durante l’occupazione saracena. Quando i normanni cacciarono dall’isola siciliana i saraceni, anche a Gibilmanna poterono rifiorire le istituzioni monastiche. Nel 1228 gli venne conferito il titolo di Priorato, mentre a partire dal 1535 il complesso religioso fu affidato ai Cappuccini.


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