Soggiornando presso gli Charme Apartments Egodomus, situati nel Monferrato, in provincia di Asti, potrete provare un excursus culinario alla scoperta di prodotti e piatti tipici della cucina tradizionale piemontese.
The “Cardo Gobbo di Nizza Monferrato”
Il cardo gobbo di Nizza Monferrato è un ortaggio coltivato prevalentemente in alcune zone della Valle del Belbo, in provincia di Asti ed in particolare a Nizza Monferrato cui evidentemente deve il nome. Si chiamano “gobbi” perché all’inizio dell’autunno questi ortaggi sono dei cespugli, i quali vengono piegati manualmente, per poi essere ricoperti con della terra: ed è proprio nel tentativo di fuoriuscire, godendo della luce, che i cardi si ripiegano su se stessi diventando per l’appunto gobbi. Essi presentano un sapore abbastanza agrodolce, motivo per il quale sono tanto apprezzati in cucina. Questo sapore a metà strada tra il dolce e l’amarognolo lo si deve al fatto che crescono in assenza di luce, processo denominato “d’inbianchimento”. Il cardo gobbo di Nizza Monferrato è molto apprezzato per le utilissime proprietà non solo nutrizionali, ma anche curative e terapeutiche. Si tratta dell’ingrediente principale di un piatto molto famoso, ed apprezzato, in Piemonte cioè la bagnacaoda ovvero una prelibata “salsa calda” in cui intingere le verdure.
Saracen asparagus of Vinchio
Tra i prodotti tipici della zona vi sono gli asparagi saraceni di Vinchio, appartenenti alla famiglia delle liliacee. Si tratta di prodotti vegetali allo stato naturale e, per tale ragione, facenti parte dell’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali. Di un bellissimo colore verde scuro, l’asparago di Vinchio si distingue per le sue proprietà chimiche, fisiche, organolettiche ed estetiche derivante dal luogo in cui viene coltivato e dalle condizioni climatiche di quest’ultimo. La denominazione “Saraceno” pende il nome da un insieme di colline, le quali si chiamavano per l’appunto “bricco dei Saraceni”.
Agnolotti al plin
Tra i territori dell’astigiano e dell’alessandrino è stata sviluppata una tradizione culinaria che non può mancare di essere nominata: facciamo riferimento agli agnolotti al plin, detti anche agnolotti piemontesi. Si tratta di una ricetta che affonda le sue radici in tempi molto lontani: era infatti il 1182 quando si ebbe la prima documentazione storica dell’invenzione di questa pasta ripiena così prelibata. La forma degli agnolotti è tipicamente quadrata, in passato era più grande per quanto concerne le dimensioni mentre adesso queste sono più piccole. La pasta è all’uovo mentre invece il ripieno è realizzato con diverse tipologie di carni arrosto.
Fritto misto alla piemontese
Nel fritto misto di terra alla piemontese, dotato di ben 18 portate tra pietanze dolci e salate, non possono mancare cervella, fegato ed animelle insieme alle verdure.