Soggiornando presso l’incantevole agriturismo di design Sacramora 12 a Faenza, in provincia di Ravenna, oltre a visitare la città, si potrà anche prendere parte a fuochi d’artificio, sagre e tradizioni contadine tra le feste tipiche di Faenza.
Lòm a Mêrz
La Romagna è una terra dalla lunga tradizione agricola. In passato i contadini per scongiurare la malasorte sui campi, organizzavano riti propiziatori, soprattutto fuochi magici chiamati Lòm a Mêrz (i lumi di marzo).
In pratica, con l’avvento della primavera, veniva accesi grandi falò, invocando una buona annata per il raccolto sui campi, scacciando così l’inverno.
Si voleva cioè salutare l’arrivo della bella stagione bruciando le potature e i rami secchi.
In occasione di questi falò ci si radunava, tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo all’interno delle varie aie dove di faceva festa ballando attorno al fuoco.
Ancora oggi questa tradizione rimane intatta: nelle varie aie in campagna ci si riunisce attorno al fuoco, danzando e assaporando i prodotti della terra, con numerose iniziative atte a far conoscere la terra, gli animali, gli orti che popolano la regione.
Cena Itinerante
Visitando Faenza a maggio potrete prendere parte alla cena itinerante: lungo tutto il centro cittadino ristoranti, osterie, cantine e birrifici vi delizieranno con le loro prelibatezze, con la possibilità di poter non solo assaggiare tutti i prodotti tipici della regione, ma di poter costruire il concetto di cena che più vi aggrada. Il tutto verrà accompagnato da manifestazioni artistiche e musica di dj famosi.
Palio del Niballo
Un momento tanto atteso da tutti i faentini è senza dubbio il Palio del Niballo. Si tratta di una rievocazione storia di una giostra che viene contesa fra i 5 rioni della città che si tiene la quarta domenica di giugno.
Il Palio di Niballo è molto più di una semplice gara, ma si vogliono sottolineare le radici medievali e rinascimentali di Faenza che ancora oggi incanta i visitatori.
Fiera dei Sett Dulur
Nota in tutta la Romagna, la Fiera dei Sett Dulur, attira ogni anno numerose persone.
La festa istituita nel XVII sec. come atto di ossequio verso la Madonna Addolorata, rappresentata con il cuore trafitto da sette spade che ricordano i sette dolori che la Vergine ha subito, anche se nel corso dei secoli si è andando sempre più ad affermare l’aspetto laico della sagra paesana.
Non a caso ad oggi questa festa popolare consiste in varie degustazioni enogastronomiche e convegni sull’attività artigianale della regione, allo scopo di sottolineare il valore culturale della città.
Argillà
A settembre a Faenza si tiene l’importante manifestazione artigianale che prende il nome di Argillà.
Si tratta di un festival della ceramica che si disloca lungo le strade del centro storico, accogliendo artisti, ceramisti e professionisti del settore della ceramica artistica provenienti da tutto il mondo.