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I sapori forti della tradizione Toscana, tra la vita contadina e i banchetti nobiliari

Durante la vostra vacanza presso il B&B La Pecora Nera, che si trova a Mazzolla, vicino a Volterra, in provincia di Pisa, in Toscana, potrete gustare i sapori forti della tradizione Toscana, tra la vita contadina e i banchetti nobiliari.

Cinghiale dolce e forte

Il cinghiale dolce e forte oppure “cignale in dolceforte”, come si chiama in Toscana, è una ricetta molto antica che risale al XVI secolo. Arriva direttamente dai banchetti rinascimentali e prevede l’abbinamento di cinghiale e cioccolato. In pratica unisce la preparazione del cinghiale già conosciuta dal medioevo, con il cioccolato. Quest’ultima prelibatezza si diffuse subito dopo la scoperta dell’America e conquistò presto le tavole di tutta Europa. Il dolceforte è il nome della salsa che viene preparata, da aggiungere alla carne di cinghiale. Prima si cucina la carne tagliata a tocchetti, dopo averla lasciata marinare dal giorno precedente, si prepara in pentola insieme a carote, sedano e cipolla, si sfuma col vino rosso e si aggiunge del pepe. Poi si prepara la salsa con il fondo di cottura della carne filtrato, la farina, uvetta, pinoli e infine il cioccolato tritato. Si versa sul cinghiale e si lascia raffreddare prima di servire. Il bello di questo piatto è proprio il contrasto tra il dolce del cioccolato e il sapore forte del cinghiale selvatico. E’ un piatto davvero insolito e la sua preparazione è lunga, non è facile trovare nel resto d’Italia una ricetta così particolare, il suo sapore intenso è qualcosa di unico!

Trippa toscana foto blogtoscana

Trippa

La trippa toscana, o trippa alla senese è una pietanza di origini povere. Infatti si prepara con le budella di bovino, che non erano altro che lo scarto della macellazione. Alla pentola si univano diverse verdure e si lasciava ribollire a lungo. Questa ricetta però è molto saporita ed è giunta fino a noi come un piatto prelibato e nutriente. Oggi la cottura è un po’ più semplice perché la trippa in commercio è già prebollita.  Alla trippa si aggiungono verdure come sedano, carote e aglio. In alcune zone si posson aggiungere anche patate o fagioli. Quello che caratterizza la trippa senese rispetto ad altre ricette d’Italia è l’aggiunta di salame o salsiccia e una buona dose di peperoncino per renderla piccante. Inoltre, prima dell’aggiunta del pomodoro, si insaporisce con del buon vino rosso.

Ribollita toscana

La Ribollita è una ricetta tipicamente toscana. La sua antica origine si deve al mondo contadino medievale. Non si faceva altro che mettere insieme gli avanzi, con il pane e varie verdure, soprattutto erbette selvatiche o legumi. Il venerdì si faceva un gran pentolone e la zuppa veniva servita fino alla domenica. Ogni volta però si doveva riscaldare, e quindi ribollire. Pare che i giorni successivi la zuppa risultasse ancora più buona proprio grazie alle diverse cotture. Ecco che la ribollita diventa un piatto conosciuto e apprezzato in tutte le tavole. Per una ribollita toscana tradizionale non possono mancare il pane toscano raffermo, le patate, il cavolo nero, le carote, i fagioli e il cavolo verza.


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